Nuova Riveduta:

Genesi 4:1

Caino e Abele
Eb 11:4; 1Gv 3:12-15; 1S 15:22
Adamo conobbe Eva, sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, e disse: «Ho acquistato un uomo con l'aiuto del SIGNORE».

C.E.I.:

Genesi 4:1

Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo dal Signore».

Nuova Diodati:

Genesi 4:1

Caino e Abele. Discendenti di Caino
Or Adamo conobbe Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, e disse: «Ho acquistato un uomo, dall'Eterno».

Riveduta 2020:

Genesi 4:1

Caino e Abele. Discendenti di Caino
Adamo conobbe Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, e disse: “Ho acquistato un uomo con l'aiuto dell'Eterno”.

La Parola è Vita:

Genesi 4:1

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 4:1

Caino e Abele. Discendenti di Caino
Or Adamo conobbe Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, e disse: 'Ho acquistato un uomo, con l'aiuto dell'Eterno'.

Ricciotti:

Genesi 4:1

Caino ed Abele
Ora, Adamo conobbe la moglie sua Eva, la quale concepì e partorì Caino, dicendo: «Ho ricevuto, per mezzo di Dio, un uomo».

Tintori:

Genesi 4:1

Caino e Abele.
Adamo poi conobbe la sua moglie Eva, la quale concepì e partorì Caino, dicendo: «Ho ottenuto un uomo coll'aiuto di Dio».

Martini:

Genesi 4:1

Adamo genera di Eva Caino, e Abele. L'empio Caino uccide il fratello Abele; e punito da Dio mena vita di vagabondo; e genera Enoc. Adamo parimente genera Seth, di cui fu figliuolo Enos.
E Adamo conobbe la sua moglie Eva, la quale concepì, e partorì Caino, dicendo: Ho fatto acquisto di un uomo per dono di Dio.

Diodati:

Genesi 4:1

OR Adamo conobbe la sua moglie, ed ella concepette, e partorì Caino, e disse: Io ho acquistato un uomo col Signore.

Commentario abbreviato:

Genesi 4:1

Capitolo 4

La nascita, il lavoro e la religione di Caino e di Abele Gen 4:1-7

Caino uccide Abele, Caino maledetto Gen 4:8-15

La condotta di Caino, la sua famiglia Gen 4:16-18

Lamec e le sue mogli, l'esperienza dei discendenti di Caino Gen 4:19-24

La nascita di un altro figlio e nipote di Adamo Gen 4:25, 26

Versetti 1-7

Quando nacque Caino, Eva disse che ebbe un uomo dal Signore. Forse credeva che questi fosse la progenie promessa. In questo caso fu tremendamente delusa. Abele significa "vanità" quando credette di avere avuto la discendenza promessa con Caino, il cui nome indica "possesso", ella fu così soddisfatta di lui che un altro figlio fu considerato da lei come vanità. Osservate che entrambi i figli ebbero una chiamata. È volontà di Dio che ognuno abbia qualcosa da fare in questo mondo. I genitori devono far crescere i figli indirizzandoli al lavoro. "Dategli una Bibbia e una chiamata", disse bene Mr. Dod, "e Dio sarà con loro!". Possiamo ritenere che Dio abbia ordinato ad Adamo, dopo la caduta, di spargere il sangue di animali innocenti e dopo la loro morte bruciare in parte o interamente i loro corpi col fuoco. Così la punizione che i peccatori meritano, la morte del corpo e la collera di Dio, del quale il fuoco è un emblema significativo, si riscontreranno poi nelle sofferenze di Cristo. Osservate che il culto religioso di Dio non è una invenzione recente. Fu così dall'inizio: è la vecchia buona via, Ger 6:16. Le offerte di Caino e di Abele furono diverse. Caino mostrò un cuore orgoglioso e incredulo e così lui e la sua offerta furono rifiutati. Abele si presentò come peccatore e secondo l'intendimento di Dio poiché il suo sacrificio esprimeva umiltà, ubbidienza e fede sincera. Pertanto ricercando le benedizioni del nuovo patto di misericordia mediante la discendenza promessa, il suo sacrificio ricevette un segno dell'accoglienza divina. Abele offrì con fede mentre Caino no, Eb 11:4. In tutti i tempi ci sono stati due tipi di adoratori che qui vediamo prefigurati in Caino e Abele: da un lato ci sono i religiosi orgogliosi e lontani dal vangelo della salvezza, che tentano di soddisfare Dio in modi del tutto personali, e umili credenti che camminano con Lui secondo la sua rivelazione. Caino si accese di ira maligna contro Abele. Perciò coltivò pure uno spirito cattivo di scontentezza e ribellione contro Dio. Dio conosce tutte le nostre passioni e le scontentezze peccaminose. Non c'è ira, invidia o irritazione che sfugga al suo occhio sempre vigile. Il Signore parlò a quest'uomo ribelle: se egli si fosse giustamente comportato sarebbe stato accettato. Alcuni interpretano questo come un'intimazione di misericordia. "Se non fai il bene, pecchi, cioè, mentre il peccato è ancora alla porta tu puoi ancora sopraffarlo". La stessa parola indica peccato e offerta per il peccato. "Sebbene tu non abbia fatto il bene, non disperare ancora perché il rimedio è vicino": Cristo, la grande offerta per il peccato è alla porta, Ap. 3:20. E ben periranno nei loro peccati coloro i quali non andranno a quella porta a richiedere questa offerta per il peccato. L'accoglienza di Dio dell'offerta di Abele non cambiò il diritto di primogenitura, perché, quindi, Caino fu così arrabbiato? Le inquietudini peccaminose svaniscono conoscendo veramente e sinceramente le loro cause.

Riferimenti incrociati:

Genesi 4:1

Nu 31:17
Ge 4:25; 3:15; 5:29; 1G 3:12

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